Fuori dalla scuola

Marie, 13 anni, amava l’inglese e Shakespeare, ma non riusciva a controllare il suo comportamento. Non può farci nulla, si arrabbia facilmente: è stata infine espulsa. Un recente rapporto dell’Institute for Public Policy Research (Ippr) ha denunciato come la dispersione scolastica sia aumentata del 40% in Gran Bretagna. Lo scorso anno 48.000 bambini sono stati educati fuori dal sistema. A Blackpool, c’è “Crisalide”: una delle sedi di questa rete di scuole alternative; accoglie 18 ragazzini Leggi tutto “Fuori dalla scuola”

La scuola: una fabbrica di disuguaglianza?

Tutti gli osservatori e i test nazionali e internazionali segnalano che la scuola francese è inegualitaria. Quasi il 40% degli studenti dei quartieri sfavoriti hanno difficoltà scolastiche (solo il 2% è tra i primi della classe). A Parigi la segregazione sta raggiungendo livelli inaccettabili, ha denunciato Thomas Piketty: alcuni college hanno meno dell’1% di allievi sfavoriti, altri più del 60%. Leggi tutto “La scuola: una fabbrica di disuguaglianza?”

Transessuali e bagni scolastici

Ora che la Corte Suprema americana ha legalizzato il matrimonio tra omosessuali in tutti i 50 stati, pare che la nuova frontiera della guerra culturale con i Lgbt siano diventati i gabinetti scolastici. Ne hanno parlato Emma Brown e Moriah Balingit sul “Washington Post”. Leggi tutto “Transessuali e bagni scolastici”

La classe invertita

In Francia è in corso una rivoluzione pedagogica: non più lezioni a scuola e compiti a casa, ma lezioni a casa e compiti a scuola. Nella classe di matematica del professor Geoffroy Laboudigue, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis, gli studenti studiano la lezione a casa, guardando dei video e una volta a scuola fanno i compiti. Leggi tutto “La classe invertita”

Le convinzioni degli insegnanti

Nel sempre stimolante sito di Norberto Bottani (oxydiane.net), si trova, tra l’altro, un pezzo piuttosto polemico sulle convinzioni pedagogiche degli insegnanti, accusati di un certo dilettantismo. Bottani non ci va leggero: “Molti bravi insegnanti credono e sono fermamente convinti che essere bravi, di svolgere lezioni fantastiche, di essere alla ‘page’ e invece non lo sono affatto Leggi tutto “Le convinzioni degli insegnanti”

Lo stato islamico e le maestre

Lo scorso mese, l’Isis ha convocato le maestre della provincia di Raqqa, nella Siria orientale, spiegando loro le nuove condizioni se avessero voluto continuare a ricevere lo stipendio. Un breve articolo dell’Economist commenta come lo Stato islamico, “tra decapitazioni degli avversari, crocifissione dei furfanti e attacchi americani” trovi il tempo di occuparsi di questioni solo apparentemente banali, come il curriculum scolastico.

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Le multe non servono

In un recente studio della Stanford University, a un gruppo di bambini è stato chiesto di dedicare un po’ di tempo libero a un disegno: ad alcuni è stato promesso in cambio un fiocco rosso e una stella dorata, ad altri è stato chiesto solo un bel disegno. Risultato, i bambini cui è stato prospettato il premio hanno trascorso molto meno tempo degli altri sul disegno (quasi la metà del tempo libero: il 9% contro il 17%). Perché?

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