L’islamologo Rachid Benzine (che abbiamo intervistato nel n. 235 di Una città), e il regista Ismaël Saidi hanno da poco pubblicato un piccolo manuale, costruito sotto forma di dialogo, per capire cosa dice (e cosa non dice) il Corano. Un modo per affrontare un problema che attanaglia tutte le religioni, perché come ha felicemente commentato un rappresentante della comunità ebraica francese: “Abbiamo tutti i nostri barbuti”. Leggi tutto “Ma infine, cosa c’è scritto nel corano?”
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Musulmani contro il terrorismo
Sabato, un trentina di leader religiosi ha intrapreso un tour europeo nei luoghi colpiti da attentati effettuati in nome dell’islam. Partenza dai Champs-Elysees: 4000 chilometri da Berlino a Nizza, passando per Bruxelles. Un “pellegrinaggio della memoria”, dice Bernadette Sauvaget, che ne parla su “Liberation”. A promuovere l’iniziativa Hassen Chalghoumi, l’imam di Drancy, portavoce del dialogo interreligioso, in particolare tra musulmani ed ebrei. Leggi tutto “Musulmani contro il terrorismo”
Strade proibite alle donne?
Nel quartiere La Chapelle, è stato lanciato un appello contro le molestie che le donne sono costrette a subire in strada. Andrea, 24 anni, intervistata da Le Monde, alla richiesta sul perché indossasse un maglione nero con questo caldo, ha spiegato che “altrimenti non mi sentirei a mio agio”. Pare sia sempre più usuale sentirsi richiamare con un “psst” e alla mancata risposta gli epiteti si sprecano: “cagna”, “puttana”, ecc. Certe strade sono ormai regno esclusiva di uomini. In alcune vie le donne non si vedono più. Tanto che uno dei cartelli recita: “Donne, una specie in via di estinzione”. Leggi tutto “Strade proibite alle donne?”
La “Carta dell’islam”
Lo scorso 29 marzo Il Consiglio francese del culto islamico ha adottato una “Carta dell’islam” per aiutare le moschee a lottare contro il radicalismo. Il documento, elaborato dall’Istituto musulmano della Grande Moschea di Parigi, e firmato dal suo rettore Dalil Boubakeur, si prefigge lo scopo di combattere l’“errata interpretazione dell’islam basata su una lettura selettiva del testo, parziale, che conduce all’oscurantismo, a un’ignorante pedanteria, alla misoginia, al fanatismo e al rifiuto dei valori repubblicani”. Sono elencati 25 punti. Leggi tutto “La “Carta dell’islam””
La scuola: una fabbrica di disuguaglianza?
Tutti gli osservatori e i test nazionali e internazionali segnalano che la scuola francese è inegualitaria. Quasi il 40% degli studenti dei quartieri sfavoriti hanno difficoltà scolastiche (solo il 2% è tra i primi della classe). A Parigi la segregazione sta raggiungendo livelli inaccettabili, ha denunciato Thomas Piketty: alcuni college hanno meno dell’1% di allievi sfavoriti, altri più del 60%. Leggi tutto “La scuola: una fabbrica di disuguaglianza?”
Anestesia senza ritorno
Il 2 febbraio in Francia è stata emanata una legge sul “fine vita” che garantisce ai pazienti affetti da una patologia senza speranza di guarigione e che provoca dolori refrattari alle terapie il diritto di “dormire fino alla morte”, grazie a una “sedazione profonda e continua”. Leggi tutto “Anestesia senza ritorno”
Francesi in Siria e iraq
Secondo l’ultimo bilancio del Ministero degli interni, aggiornato al 2 settembre, ci sono 689 francesi in Siria e Iraq, di cui 275 donne e 17 minori “combattenti”; 203 sono invece i combattenti francesi rientrati dalla Siria e 195 il numero dei morti. Il flusso di andata e ritorno è rallentato all’inizio di quest’anno: 18 francesi si sono uniti ai ranghi dello Stato islamico nel primo semestre 2016 (con 12 ritorni), contro i 69 del semestre precedente (con 25 ritorni).
(lemonde.fr)
Poverofobia
In francese si dice “pauvrophobie” ed è la parola scelta dopo un sondaggio condotto da Atd Quart Monde (movimento di lotta contro la miseria presente in 34 paesi) in occasione della giornata mondiale contro la povertà. Leggi tutto “Poverofobia”
Parliamo di lavoro
La Cfdt, la Confédération française démocratique du travail, uno dei maggiori sindacati francesi, sta per lanciare un’iniziativa molto ambiziosa: una grande inchiesta sul lavoro e sui lavoratori. Il questionario si intitola «Parlons travail», parliamo di lavoro, e attraverso 150 domande si prefigge di esaminare tutti i temi possibili: l’orario di lavoro, le molestie, il sindacalismo, il disagio, la carriera, il clima, la gerarchia, la valutazione…
A partire da oggi verranno inviate più di due milioni di mail. Tremila persone hanno già compilato la versione beta. A fine dicembre i dati raccolti saranno sottoposti a un istituto statistico per essere validati, dopodiché verranno vagliati da alcuni sociologi per una restituzione scientifica delle risposte. A partire dai risultati, la Cfdt costruirà una piattaforma di rivendicazioni da sottoporre ai candidati alle presidenziali del 2017 che a quel punto si troveranno sul tavolo un dossier molto concreto.
(liberation.fr)
Democrazia partecipativa applicata
Tristan Rechid l’aveva detto chiaramente: “Bisogna smettere di parlare di democrazia partecipativa e iniziare a praticarla”. Oggi è considerato l’ambasciatore di Saillans, un vilaggio di 1.125 abitanti, situato della regione del Rodano-Alpi, che si è messo a far sul serio. Leggi tutto “Democrazia partecipativa applicata”