Reddito di base in Finlandia

Il 9 gennaio 2000 disoccupati finlandesi, tra i 25 e i 58 anni, hanno ricevuto il loto primo bonifico di 560 euro, somma che riceveranno mensilmente fino al 31 dicembre 2018. E’ un tentativo. D’altra il primo ministro ha spiegato che, dopo tre anni di recessione, la situazione è talmente grave che bisogna avere il “coraggio di sperimentare”. La scelta originale è che anche chi nel frattempo troverà un lavoro, potrà continuare a ricevere il reddito di base. Di nuovo, è un tentativo per evitare che un’indennità inibisca la ricerca di un nuovo impiego. Se l’esperimento dà risultati positivi verrà esteso a un numero maggiore di persone; qui il problema diventerà la copertura finanziaria.
(lemonde.fr)

I soldati di Odino

Nella città di Tampare, in Finlandia, nelle ultime settimane gira una squadra di estrema destra anti-immigrati, “I soldati di Odino” che si occupano di fare vigilanza.
Anthony Faiola ne ha parlato sul Washington Post per raccontare che, intanto qualche sera fa, la pattuglia si è trovata di fronte a un gruppo di clown che si sono definiti , non soldiers, ma “loldiers” di Odino (l’acronimo “lol” nel gergo internet rappresenta una sonora risata). Leggi tutto “I soldati di Odino”

Editoriale del n. 217 di Una città

«Quanto alla patria, il cui nome serve a coprire molti delitti, innanzitutto ve ne sono due: vi sono, a detta di Platone e di Disraeli, buonanima, due nazioni nello Stato: la nazione dei poveri e quella dei ricchi, la nazione degli oppressi e quella degli oppressori. E vi sono anche due modi di amare la propria patria e di servirla. Secondo me, per sollevare le sorti d’un paese è più utile una scintilla di verità che non tutte le vili adulazioni degli scrittori prezzolati. Dopo tutto, hanno una bella faccia tosta a invocare la patria coloro che l’han sempre considerata come un carciofo da sfogliare e da divorare fino al cuore»
Francesco Saverio Merlino (tratto da L’Italia qual è, ed. Una città, 2012)

La copertina, con Redipuglia, è dedicata alla patria. Siamo al dunque. Al dunque di un Risorgimento glorioso seguito da un trentennio da incubo, fatto di aste truccate, di arrembaggio alle terre della chiesa e del demanio da parte di benestanti e di benpensanti, di corporazioni senza alcun senso di un bene comune che non fosse il loro, di uno Stato centrale corrotto e corruttore, dedito ad asservire e asservirsi. La legalità è sempre stata quella. Perché mai la stragrande maggioranza dei cittadini non avrebbe dovuto “rispettarla”? Poi la statolatria della sinistra marxista e quella del fascismo e infine la disonestà intellettuale di buona parte della classe dirigente antifascista che, pur professandola, non ha mai creduto nella libertà e nella responsabilità dell’individuo e nella capacità democratica del popolo, ha fatto sì che, al fondo, lo Stato non cambiasse e con lui neppure la nostra coscienza civica. Siamo sempre lì, alle aste truccate. E la retorica nazionale e democratica è ormai solo bolsa e ridicola. Dunque?

Meglio l’Est o l’Ovest?

Anche se la Merkel, all’ipotesi di un premier della Germania Est ha sentenziato che non avrebbe lasciato entrare Karl Marx in quell’ufficio, a 25 anni dalla caduta del Muro, spiega l’”Economist”, la Germania si sta rivelando un paese molto più dell’Est di quanto vorrebbe ammettere.

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Una radio molto originale

Leah Whittington, professore ad Harvard, la ascolta sull’iPod mentre vaga per le classi. Daniel Blanchard, tenore a Parigi, era abituato ad ascoltarla sulle onde corte, ora anche lui usa l’iPod. No, non è la Bbc, ma un notiziario settimanale su quanto accaduto nel mondo trasmesso dalla radio nazionale finlandese. No, non in finlandese. In latino. Leggi tutto “Una radio molto originale”