Nel 2015 Anne Case e Angus Deaton pubblicarono i risultati dei loro studi da cui risultava che in vent’anni, fino al 1998, il tasso di mortalità degli americani bianchi di mezza età era sceso del 2% all’anno con un ulteriore peggioramento dal 1999 al 2013. Il dato era particolarmente allarmante perché nel frattempo in Europa il tasso invece calava nelle stesse proporzioni. Leggi tutto “Morire di disperazione”
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L’1% della porta accanto
“Se possiedi 2.200 dollari tra conto in banca, investimenti e patrimonio immobiliare, al netto dei debiti, probabilmente non ti consideri particolarmente fortunato” esordisce un breve pezzo dell’Economist pubblicato oggi. E invece dovresti sapere, continua il settimanale, che sei più ricco della metà della popolazione mondiale (Global Wealth Report del Crédit Suisse Research Institute). Se poi hai più di 70.000 dollari sei nel 10% al vertice della piramide. E se addirittura il tuo patrimonio supera i 750.000 dollari allora sappi che fai parte di quell’1% contro il quale si stanno scagliando gli elettori di tutto il mondo.
(economist.com)
Destra, sinistra, aperto, chiuso…
A fine giugno l’Economist ha pubblicato un articolo in cui spiega come i paesi occidentali ormai non siano più attraversati dalla linea di separazione tra destra e sinistra. La vera divisione è tra aperto e chiuso. La Polonia, ad esempio, è di destra o di sinistra? Leggi tutto “Destra, sinistra, aperto, chiuso…”
Meglio l’Est o l’Ovest?
I molti nomi dell’Isis
Quando l’Isis si è presentato per la prima volta aveva appunto questo nome, Isis, che è l’acronimo di “Islamic State in Iraq and Syria”. Lo scorso giugno però è diventato lo Stato del Califfato Islamico (Sic) a riflettere l’ambizione di governare su tutti i musulmani. In seguito, volendo disconoscere i confini coloniali, è stata adottata un’altra indicazione geografica: “al-Sham”, che si riferisce sia alla capitale Damasco sia all’intera regione del Levante, e quindi non più Isis, ma Isil. Leggi tutto “I molti nomi dell’Isis”