Matrimonio “riparatore”

Dopo il Marocco, l’Egitto, la Tunisia e, ad agosto, la Giordania, finalmente anche il Libano ha abrogato l’odiosa norma che permetteva allo stupratore di evitare la prigione sposando la vittima di violenza. L’articolo 522 del codice penale libanese riguardava diversi crimini: stupro, aggressione, rapimento e matrimonio forzato. In base a quella norma, in caso di un “un contratto valido tra l’autore di uno di questi reati e la vittima”, l’iter penale si fermava, e il verdetto, anche se pronunciato, veniva sospeso.
Purtroppo, legislazioni analoghe restano in vigore in alcuni paesi arabi come Algeria, Iraq, Libia, Siria, Kuwait, Territori palestinesi, così come in America Latina, nelle Filippine e in Tagikistan.
In Italia, l’articolo 544 del codice penale (“il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato”) è stato abrogato nel 1981, anche grazie al coraggio di Franca Viola.

Il Corano e le donne

“La rivuoi indietro viva o vuoi il suo cadavere?”. Così il marito di Jahanara si era rivolto alla madre di lei dieci anni fa. Jahanara quella stessa notte aveva posto fine a quel matrimonio violento abbandonando la casa e i suoi quattro figli. Da allora il marito non le ha più permesso di vederli, nonostante vivano nella stessa città, Jaipur. Non le paga gli alimenti e ha anche rifiutato di darle quei 15 grammi d’oro che i musulmani sono tenuti a dare alle mogli dopo la fine del matrimonio. Leggi tutto “Il Corano e le donne”

Differenze

Pare che il cosiddetto “gender pay gap”, cioè la differenza di retribuzione tra uomini e donne, cominci assai presto. Sul “Guardian” si parla di una ricerca da cui risulta che non solo le bambine ricevono il 20% in meno dei bambini come mancetta settimanale, ma hanno anche meno autonomia nella gestione dei soldi ricevuti.
(guardian.com)

Single

Nel 2009, per la prima volta nella storia, negli stati Uniti il numero delle donne non sposate ha superato quello delle donne sposate (i dati si riferiscono a donne adulte sotto i 34 anni).
Rimandare il matrimonio o non sposarsi affatto sta avendo anche effetti sul piano economico: le donne tra i 25 e i 34 anni sono la prima generazione a iniziare la carriera quasi in parità con gli uomini e a prendere quasi lo stesso stipendio (93%). Leggi tutto “Single”

Elezioni in Iran

La scorsa settimana, in Iran, le file fuori dei seggi erano talmente lunghe che la commissione elettorale ha dovuto posticipare la chiusura ben cinque volte. I religiosi hanno gettato fango sui candidati, ma non potevano permettersi di gettare fango sulla gente. Muhammad Zarif, il ministro degli esteri che ha negoziato l’accordo sul nucleare, è stato applaudito. Muhammad Khatami, che nonostante sia sparito dai media resta la figura più popolare, è stato accolto ai seggi come un eroe. Leggi tutto “Elezioni in Iran”

Taxi rosa in Egitto

Pare che in Egitto il tasso di molestie e violenza sulle donne sia tra i peggiori nel mondo arabo. Lo scorso anno è stata emanata una legge per cui la molestia sessuale è punita con sei mesi di detenzione o l’equivalente di circa 300 euro di multa. Reem Fawzy ha voluto tentare una sua soluzione al problema e ha aperto un’agenzia di taxi per sole donne. Leggi tutto “Taxi rosa in Egitto”

8 marzo in Kurdistan

L’8 marzo, mentre il mondo celebrava la giornata internazionale della donna, due donne nel Kurdistan iracheno si davano fuoco. A raccontarlo è l'”Economist“. L’autoimmolazione delle donne come estrema forma di protesta è un fenomeno noto in Medio Oriente, dall’Egisto al Pakistan, ma sta diventando tragicamente diffuso anche nella regione curda del Nord dell’Iraq. Dall’autonomia, raggiunta nel 1991, si stima siano 10.000 le donne che si sono uccise dandosi fuoco, incluse ragazzine di 13 anni.

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