Si parla molto di democrazia diretta e di web democracy. Dal 2007, Mark Klein, del Center for Collective Intelligence del Mit di Boston, sta lavorando al cosiddetto Deliberatorium, una piattaforma online fondata su alcune idee tratte dalle teorie dell’argomentazione e del social computing (un’area di ricerca multidisciplinare che studia le intersezioni tra sistemi informatici e comportamenti) per aiutare ampi gruppi di persone a confrontarsi e a trovare soluzioni a problemi complessi dove si incontrano e scontrano interessi diversi. La questione è complessa e una recente ricerca del Cnr prova a fare il punto. I forum di discussione online e i ‘wiki’, se da un lato sono in grado di facilitare la condivisione della conoscenza e ampliare il pubblico dibattito, dall’altro mettono spesso in campo una mole di informazioni, casomai non logicamente inerenti, che genera una dispersione delle stesse. Inoltre la possibilità di modificare le informazioni da parte degli utenti spesso degenera nel cosiddetto ‘edit war’”. Il Deliberatorium è invece strutturato con una ‘mappa argomentativa’ costruita secondo una precisa logica. Il singolo contributo va infatti inserito esclusivamente in una delle categorie predeterminate. Questa nuova tecnologia pare garantire un andamento logico della discussione e un dibattito esaustivo. Spiega Iandoli, del Cnr: “I partecipanti che l’hanno utilizzata hanno prodotto più argomentazioni a sostegno delle varie proposte, pubblicato contenuti meno ridondanti e prestato maggior attenzione ai contributi forniti da altri utenti, favorendo una valutazione più articolata e critica delle varie proposte”.