I sindacati inglesi denunciano un abuso endemico delle leggi sul salario minimo, specie tra i lavoratori impegnati nell’assistenza agli anziani e ai non autosufficienti. Nel mirino ci sono in particolare i cosiddetti “contratti a zero ore”, contratti inizialmente pensati per studenti e che non prevedono un minimo di ore lavorative a settimana né una copertura in caso di malattia o ferie. In sostanza i lavoratori vengono pagati esclusivamente per le ore di presenza, senza alcuna considerazione e tutela per il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro, ad esempio. Questo fa sì che più di qualcuno corra per otto-dieci ore da una famiglia all’altra per accudire un anziano, far da mangiare a un non-autosufficiente, lavare un malato, ecc. per poi essere pagato per quattro ore.
(theguardian.com)