“I paesi musulmani non possono più nascondere certe verità riguardo la loro arretratezza, riguardo le loro mancanze sull’educazione, i diritti delle donne, la libertà di espressione, lo stato di diritto e la tolleranza delle differenze. Non possono più chiudere gli occhi davanti ai drammatici danni provocati da una lettura letterale del Corano nel mondo islamico e non solo. Ogni intellettuale e leader musulmano dovrebbe riconoscere questi mali che affliggono l’Islam oggi, dalla Malesia alla Nigeria, dal Marocco all’Azerbaigian, e prendere consapevolezza della necessità di una contro-narrativa fondata su una diversa interpretazione dei testi sacri. Essi dovrebbero anche riconoscere che questo compito spetta proprio a loro; nessuno può svolgerlo al posto loro”.
Così Mustapha Tlili, intellettuale tunisino, fondatore del Centro per il Dialogo della New York University, sul “Daily Star”, quotidiano libanese.
(The Daily Star)