I suicidi a France Télécom

La procura di Parigi ha chiesto il rinvio a giudizio di sette dirigenti per mobbing.
Nell’ottobre 2006 France Télécom organizzò un incontro agli alti vertici: nel giro di tre anni 22.000 dipendenti andavano licenziati e 14.000 spostati. Le conseguenze dell’operazione sono state drammatiche: in tre anni 60 suicidi. Nel 2009 il sindacato ha denunciato i dirigenti per la “straordinaria brutalità” delle misure intraprese. I magistrati hanno spulciato migliaia di email e documenti e interrogato decine di dipendenti. Dopo quattro anni di indagini e un dossier di quasi 200 pagine, è emerso un sistema ben preciso, i cui la retribuzione dei capi era legata ai licenziamenti e le condizioni di lavoro peggioravano inesorabilmente. Tutto per spingere i dipendenti ad andarsene: madri spostate in sedi a due ore di strada da casa, quadri degradati a mansioni di basso livello, dipendenti spostati e poi “dimenticati”, senza una scrivania, senza una sedia, lontani dai colleghi. L’avvcato del sindacato è arrivato a parlare di una “macchina di distruzione di massa” . Lo stesso magistrato riconosce che dei 110.000 dipedenti France Telecom esistono sicuramente molte “vittime non identificate”. Le, quali, se il processo parte, non esiteranno a farsi sentire.
(lemonde.fr)

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