Antidoti al terrorismo

Anche il Canada è alle prese con la minaccia rappresentata dall’estremismo religioso islamico. Cosa fare? A Montreal, nel 2014, dopo gli attentati di Quebec e Ottawa, è nato il Centre for the Prevention of Radicalism Leading to Violence. Nel primo anno ha ricevuto circa settecento chiamate, perlopiù da parte di genitori preoccupati, scuole e privati cittadini. I ragazzi vengono indirizzati verso percorsi che prevedono psicoterapia, ma anche una guida religiosa. Questi giovani, tra cui non ci sono solo fanatici religiosi, ma anche naziskin, skinhead e estremisti di sinistra, hanno in comune una modalità di pensiero estremamente rigida. E’ lì che bisogna provare a intervenire.
Christianne Boudreau, una donna di Calgari il cui figlio si è convertito ed è morto combattendo in Siria, ha creato una rete di madri che si sono trovate nella stessa situazione. A Calgari, c’è anche il progetto “ReDirect”, che coinvolge polizia e servizi sociali, ma anche le scuole. L’intento di tutte queste iniziative è quello di stroncare questo “estremismo del pensiero” sul nascere, piuttosto che aspettare e trovarsi a dover reagire una volta che in pensiero è degenerato in un’azione violenta.
(economist.com)

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