Ora che la Corte Suprema americana ha legalizzato il matrimonio tra omosessuali in tutti i 50 stati, pare che la nuova frontiera della guerra culturale con i Lgbt siano diventati i gabinetti scolastici. Ne hanno parlato Emma Brown e Moriah Balingit sul “Washington Post”.
L’amministrazione Obama ha recentemente dichiarato che uno studente può usare il bagno che preferisce in base alla sua identità sessuale e non al suo sesso biologico. Gruppi di genitori e avvocati si sono però ribellati denunciando un attacco ai valori tradizionali e alla privacy degli studenti. Ora il South Dakota sta per emanare dei provvedimenti che costringono gli studenti a usare il bagno che corrisponde al loro sesso biologico. Per tutelare i più piccoli dal trauma di dover condividere il bagno con qualcuno anatomicamente diverso, spiegano. Siccome però fare di testa propria fa perdere i fondi federali, le scuole stanno cercando vari compromessi come la messa a disposizione di spazi “terzi” o l’installazione di separé e tendine per i trans che vogliono usare gli spogliatoi femminili.
(washingtonpost.com)