“Per agire ha aspettato il momento in cui gli agenti erano più indaffarati: quello del cambio della biancheria. Quindi si è stretto un cappio con qualcosa che aveva in cella, forse degli indumenti, ed è morto. Un’azione, probabilmente, escogitata da tempo ed eseguita in pochi minuti. Si tratta del quinto suicidio, in meno di due mesi, dall’inizio dell’anno, nelle carceri italiane”. A parlarne è stato il “Corriere di Verona”. A togliersi la vita, un cittadino marocchino di 46 anni.
(Ristretti Orizzonti)