L’ultimo caso è stato quello del dottor Fischer, uno dei più noti cardiologi slovacchi, autore del primo trapianto di cuore nel suo paese. A febbraio, i familiari di un suo paziente deceduto hanno denunciato di aver dovuto pagare 3000 dollari per l’operazione. Nell’Est Europa, siccome il sistema sanitario nazionale non è ancora in grado di soddisfare adeguatamente i bisogno della popolazione è in uso una forma di pagamento informale per accelerare i tempi. Del sistema fanno parte anche i regali dei pazienti. Da una recente indagine della Commissione europea è venuto fuori che circa il 30% dei romeni, il 20% dei lituani e il 15% dei polacchi pagano sottobanco per essere curati. La cosa curiosa è che questi soldi non vengono percepiti come una forma di corruzione. La gente non esita quando si tratta della salute, tant’è che il dottor Fischer non è stato denunciato per la richiesta, ma perché dopo la morte del paziente ha restituito solo 800 dollari. Ancora più difficile è tracciare la linea quando si tratta di regali. Per completare il quadro va detto che i medici che lavorano nel sistema pubblico guadagnano pochissimo. Non a caso tra il 2011 e il 2013, ben 7000 (il 30%) medici rumeni sono emigrati. Di questi più di 2000 sono entrati nel sistema sanitario nazionale inglese.
(economist.com)