Con l’analisi predittiva dei dati che disseminiamo online sembra diventato molto più facile sapere in anticipo che film guarderemo, dove andremo in vacanza, quale prodotto vorremo il prossimo Natale o persino se avremo un bambino. Amazon, Google ed Ebay sono tra le aziende che lo sanno bene. Bloomberg Beta (Bb), invece, è una società di investimento che ha spostato il ragionamento un bel po’ più in là, provando a scommettere su start-up cui ancora nessuno ha pensato. Ne ha parlato la Npr Usa.
Secondo Roy Bahat, a capo di Bb, “Ci sono talmente tanti investitori a caccia del ‘prossimo grande successo’ che intercettare le start-up migliori per tempo è sempre più difficile”. E così Bb ha commissionato uno studio su 1 milione e mezzo di professionisti di New York e della Silicon Valley, raccogliendo tutti i dati disponibili online; un algoritmo ha fatto il resto, individuando 350 persone “promettenti”, e Bb li ha contattati, con mail che dicevano: “Caro X, pensiamo che in futuro creerai una start-up di successo”. Cosa che poi, in effetti, è accaduta. Secondo Bahat “È solo l’inizio. Presto useremo questo tipo di approccio analitico per trovare nuovi talenti in molti settori, dall’agricoltura all’industria, fino alle relazioni umane, gli sport…”.
Omoju Miller è una delle persone che hanno ricevuto la mail di Bb. “La loro mail mi ha stranito, sembrava una truffa, ma poi ho risposto. Effettivamente riconosco di avere molto in comune con altri imprenditori”. PhD in scienze informatiche, un lavoro in una collegata di Google, Omoju ammette che sì, stava già pensando a una start-up. “Qualcosa tipo educazione informatica, non so ancora bene…”.