Latrine

Giovedì 5 giugno, l’Amministrazione civile israeliana, si è presentata nel villaggio di Al Ganoub, in un’area desertica vicino a Betlemme, assieme alla polizia e ad alcuni soldati israeliani, e ha requisito tre camion, dieci latrine e otto cisterne d’acqua. La comunità di Al Ganoub conta 18 famiglie per un totale di 170 palestinesi.
Soprattutto per le donne, ma in generale per la salute, l’accesso a un qualche servizio igienico rappresenta un requisito umanitario minimo. In Cisgiordania, la popolazione palestinese è sottoposta al regime militare israeliano. La cosiddetta Amministrazione civile è l’entità preposta ai rapporti con la popolazione occupata. Secondo il Il Diritto umanitario internazionale, l’occupante ha il dovere e la responsabilità di tutelare i diritti della popolazione occupata, ivi compresi quello alla salute e all’acqua.
Già la scorsa estate, Haaretz aveva raccontato come l’Amministrazione civile avesse requisito una toilette trasportabile utilizzata da una persona handicappata in un villaggio beduino vicino Hebron. Il reato era quello di aver spostato strutture mobili senza permesso. Gli abitanti di Um al-Kheir hanno fatto notare che, per la precisione, la toilette non era stata “spostata”, ma allestita direttamente in loco. Ma anche in quel caso i funzionari non hanno sentito ragioni e la latrina è stata confiscata.
(haaretz.com)

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