Donne e arte

Brian Sewell, grande critico d’arte britannico, ha suscitato molta controversia quando nel luglio del 2008, in un’intervista per l’Independent, ha affermato: “Solo gli uomini sono capaci di grandezza estetica”. Le gallerie di tutto il mondo sembrerebbero allinearsi a questa dichiarazione. Nel 1989, il gruppo femminista Guerrilla Girls aveva svolto una ricerca sulle opere della sezione moderna del Metropolitan Museum di New York: meno del 5% dei quadri esposti erano di artisti donne, mentre raffiguravano donne ben l’85% dei nudi. Ne ha scritto Amanda Vickery sul Guardian del 16 maggio scorso.

Da questo studio sono trascorsi 25 anni ma, ancora oggi, scrive la Vickery, ancora oggi bisogna girare ore nei musei per trovare esposte una o due opere d’arte realizzate da donne. Gli Uffizi hanno cominciato a esporre “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi (1613) solo nel 2000; Dei 1.700 quadri esposti nel corridoio del Vasari, che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, solo il 7% sono opera di donne; eppure, secondo uno studio della Advancing Women Artists Foundation, sarebbero 1.500 le opere di artisti donna conservate nei depositi del capoluogo toscano. Non è sicuro se tra queste vi sia l’opera femminile che potrebbe mettere in discussione la controversa dichiarazione di Sewell; di certo, afferma Jane Fortune, presidentessa della Awaf, queste opere andrebbero viste, almeno!

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