In questi giorni a chi ha un account Paypal è arrivato un avviso che invita a prendere visione degli aggiornamenti delle condizioni d’uso. Se non l’avete fatto, il consiglio è di accogliere l’invito e andare a leggere. La lettura è molto istruttiva, soprattutto la parte relativa alla Modifica all’Informativa sulla privacy, che entrerà in vigore il 14 maggio 2014. Nello specifico fa una certa impressione leggere il tipo e la quantità di dati che vengono fornite a una terza parte (ovviamente se l’utente ha acconsentito alla divulgazione dei propri dati). In genere questi dati non sono accessibili, ma Paypal sottosta alle leggi del Lussemburgo per quanto riguarda la protezione dei dati e il segreto bancario e tali leggi richiedono un livello di trasparenza più alto rispetto alla maggior parte delle leggi dell’Unione europea. Questo è il motivo per il quale PayPal elenca nell’Informativa sulla privacy tutti i fornitori di servizi terzi ai quali divulga i dati degli utenti, lo scopo della divulgazione e il tipo di informazioni condivise.
Se i dati divulgati ad alcune “terze parti” si limitano a nome, cognome e email, quelli forniti ad altre (come Nanigans, Inc. che si occupa di pubblicità personalizzate) vanno ben oltre: “ID pubblicitari associati ai dispositivi iOS Apple quando un utente installa un’applicazione, rilancia un’applicazione, si registra per i Servizi PayPal, effettua l’accesso o una selezione, controlla il saldo, salva un’offerta, completa una transazione, imposta l’immagine del profilo oppure modifica in altro modo il conto nell’applicazione o in relazione all’uso dell’applicazione”.
Ma i dati più numerosi sono forniti alle “terze parti” che si occupano di recupero crediti. Qui l’elenco si fa ancora più lungo: “Nome, indirizzo, numero di telefono, numero di conto, data di nascita, indirizzo email, tipo di conto, stato del conto, ultime quattro cifre del conto degli strumenti finanziari, sort code, saldo del conto, dettagli sulle transazioni del conto e responsabilità, nome del fornitore del metodo di pagamento e copia di tutta la corrispondenza in ogni caso relativa agli importi dovuti dall’utente (o da un’altra persona) a PayPal”.
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E quindi che si fa ?!?!