Se ne stanno accorgendo tutti gli amministratori di siti che dedicano un po’ di tempo allo studio degli Analytics, il servizio Google che fornisce una grande mole di dati sugli accessi alle pagine web: sta crescendo vertiginosamente l’accesso da cellulari e tablet, mentre cominciano a calare gli utenti del “vecchio” computer da tavolo. Se per siti popolari come Facebook e Twitter il cambiamento non sta producendo grandi problemi, c’è chi ne viene grandemente danneggiato. È il caso di Wikipedia, il rivoluzionario strumento enciclopedico fondato sulla possibilità da parte degli utenti di modificare e creare le singole voci. Ne ha parlato Sara Krulwich sul New York Times del 9 febbraio. Wiipedia Foundation, l’ente no-profit che manda avanti il sito raccogliendo donazioni, dichiara che appena l’1% delle modifiche alle voci è fatto con un nuovo supporto.
Da Wikipedia si dicono allarmati, perché i nuovi strumenti di accesso al web sembrano orientare gli utenti sempre più al consumo passivo piuttosto che all’interazione creativa “complessa”. Certo, un “tweet” si può fare anche da piccolo schermo, ma una voce wikipedia, con note a piè di pagina e rimandi bibliografici? Per operazioni che richiedono un po’ di “multitasking” (tenere aperte due-tre schede web, copiare e incollare contenuti da fonti diverse, eccetera…) continua a essere preferibile la cara, vecchia combinazione di mouse e tastiera. Combinazione resa desueta con la rivoluzione “touch screen”.