I danni del porno

Sul “Guardian” del 28 gennaio, Rhiannon Lucy Cosslett, del blog femminista Vagenda, lancia un allarme e un appello riguardo i danni che sta facendo il porno in rete. Niente a che vedere con isterie puritane. Il fatto è, racconta la Cosslett, che sono un paio d’anni che trascorre gran parte del proprio tempo a parlare con giovani donne e questa cosa del porno salta fuori ogni volta. Variano i dettagli, ma al fondo la storia è sempre quella: alla ragazza è stato chiesto di fare qualcosa a letto che l’ha fatta sentire in una situazione di grande disagio, e lei non ha rifiutato (sempre che lui gliel’abbia chiesto). “Donne sessualmente attive, brillanti, indipendenti, che a letto si sentono costrette a fare cose che non vogliono”, sentenzia la Cosslet.
Il problema (grave) è che l’unico luogo dove si impara qualcosa sul sesso è internet e la cosa si sta rivelando disastrosa. Di qui l’appello: “Abbiamo bisogno di educazione sessuale perché alcuni uomini stanno chiedendo rapporti anali al primo incontro”, denuncia la blogger. Aggiungendo che se ci risulta incredibile vuol dire che non abbiamo parlato con delle ventenni.
“Abbiamo bisogno di educazione sessuale perché alcuni uomini pensano di poter concludere il rapporto eiaculando sui capelli” o altrove. “Abbiamo bisogno di educazione sessuale”, ripete Cossler, perché “ho perso il conto delle volte in cui giovani donne mi hanno confessato che il loro partner ha messo loro le mani intorno al collo cercando di soffocarle durante il sesso”.
Non è questa la liberazione sessuale per cui le donne hanno lottato. E, attenzione, l’educazione sessuale non è semplicemente insegnare a dire “no”; si tratta, ad esempio, di insegnare a riconoscere quando c’è il consenso e quando no. Su questo non ci siamo proprio. Molti ragazzi dal porno hanno imparato che la resistenza è una sorta di preliminari. Ovviamente il problema non è il porno, ma l’assenza di qualsiasi altra narrazione, che però in effetti non si sa da dove dovrebbe arrivare. Alla Camera dei Lord oggi è in discussione una legge che obbliga le scuole inglesi a parlare di sesso e relazioni. Che serva a qualcosa sono in molti a dubitare, ma almeno si inizia a parlarne.

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