A dicembre l’Inps ha revocato i Rid con cui venivano pagati i contributi volontari, come riscatto della laurea ecc. Per non interrompere la continuità dei pagamenti andava cambiata la tipologia del Rid (che deve essere di “importo fisso”) entro il 19 dicembre. In alcuni casi la comunicazione è arrivata a scadenza già avvenuta. In altri la banca non ha comunque capito cosa doveva fare. E così la rata è rimasta insoluta. Il ritardo di un pagamento dell’Inps è sempre una mezza disgrazia.Non solo perché all’orizzonte c’è Equitalia, ma soprattutto perché è quasi impossibile rimediare.
Armati di pazienza, chiamiamo il Contact center dell’Inps per sapere appunto come pagare una rata in ritardo. Passiamo la mattinata a ripetere a un risponditore automatico nome, cognome, data di nascita e alcune cifre del Pin. La voce per qualche minuto ci consiglia di rimanere in linea, salvo poi consigliarci di richiamare. Rimandiamo il tentativo al pomeriggio, scoprendo che da una certa ora in poi non chiedono più di identificarsi. Persa la speranza utilizziamo anche il servizio “Inps risponde” e poniamo lo stesso quesito via mail. Dalle 8 della mattina, riusciamo a parlare con un operatore alle 19.30, mezz’ora prima della fine del servizio. L’operatore ci dice che, essendo scaduta, la rata può essere pagata esclusivamente tramite i tabaccai delle “Reti amiche”. Il giorno successivo, partiamo alla ricerca di un tabaccaio munito di questo servizio. Su sette, cinque non sanno cosa sia, uno ha il servizio ma non sa usarlo, l’ultimo sa usarlo (o forse no), ma gli risulta pagata anche la rata rimasta insoluta. La sera stessa richiamiamo il call center dell’Inps, per capire se c’è un altro modo. Dopo svariati tentativi, sempre verso le 19.30 ci rispondono che possiamo pagare anche con carta di credito al telefono. No, non con la persona con cui stiamo parlando. Va rifatto tutto il giro optando, all’ultimo passaggio, per un servizio diverso. Procediamo e paghiamo. Il giorno dopo intanto ci rispondono anche alla mail con una telefonata in cui ci spiegano che per pagare la rata scaduta dobbiamo entrare nel sito e stampare il relativo bollettino Mav. Per fortuna abbiamo già provveduto altrimenti perché nel bollettino Mav che (per curiosità) riusciamo a stampare c’è scritto che è valido solo se pagato entro i termini di scadenza.