Spesso colpiti dalla crisi in prima persona per via della disoccupazione dei genitori, gli adolescenti greci stanno diventando un obiettivo privilegiato per Alba dorata che ora si è messo a reclutare nelle scuole.
Maria Malagardis, inviata di “Libération” ad Atene, racconta di un aumento delle aggressioni contro gli immigrati, anche molto giovani, e di ragazzini che entrano in classe facendo il saluto nazista.
A metà maggio, all’uscita della metropolitana di Atene, hanno aggredito un ragazzino afgano di 14 anno con delle bottiglie rotte fino a fargli perdere conoscenza. In alcune aree gruppi di cittadini si stanno mobilitando, ma sono da soli. Le forze politiche sembrano disorientate. Nel giugno 2012, la destra neonazista è entrata in Parlamento con 18 membri. Complice la crisi il movimento in tre anni è passato dallo 0,9% al 7% dei voti.
Intanto a scuola pare che ormai tutti i ragazzini abbiano almeno un genitore disoccupato. Alba dorata ha capito che lì c’è del terreno fertile. Se l’università è una roccaforte della sinistra, le scuole primarie e secondarie sono ancora conquistabili. In un video pubblicato a febbraio sul sito ufficiale di Alba dorata si vede una ventina di bambini, di età compresa tra 6 e 10 anni, che ascolta una lezione di storia nella sede del partito. Umiliati dalle difficoltà dei loro genitori, “i ragazzini diventano sensibili ai discorsi che lusingano il loro orgoglio calpestato “, spiega Vagelis Marinis, direttore scolastico a Perama, nel Pireo, quartiere operaio molto colpito dalla crisi. Qualche settimane prima, un insegnante esasperato ha sospeso tre studenti per ciò che si erano azzardati a dire sul nazismo. Il preside li ha invitati a sedersi davanti al suo computer e gli ha mostrato immagini di camere a gas e campi di concentramento. Si è accorto subito che erano rimasti turbati. Il giorno dopo hanno chiesto scusa.
(liberation.fr)