All’anagrafe canina di un paese di montagna di un migliaio di abitanti in cui la pressoché totalità dei maschi abili sono cacciatori, le pratiche di morte dei cani riempiono un faldone. Come è possibile? Semplice: da quando al cane cucciolo è obbligatorio installare un microchip, per prevenire gli abbandoni, il cane da caccia che nel periodo di addestramento, a circa un anno di età, non riuscirà a familiarizzarsi con il rumore dello sparo, invece che essere abbandonato dal cacciatore, come succedeva prima, viene ucciso.