Su Libération del 31 gennaio, Thomas Abgrall, inviato a Beirut, ha parlato di #NotAmartyr, l’hastag con cui i giovani libanesi stanno rivendicando sui social network la loro estraneità alla campagna terroristica islamista in corso. I ragazzi che vi aderiscono inviano un “selfie”, un autoscatto, con in mano un cartello in cui si leggono frasi che condannano la violenza.
L’idea vuole richiamare un “selfie” reso tragicamente celebre il 27 dicembre scorso, quello di Mohammad el Chaar. L’autoscatto, che lo ritrae con tre suoi amici in una piazza di Beirut, è l’ultima immagine del giovane prima che una bomba uccidesse lui, il vero bersaglio Mohamad Chatah (ex ministro libanese vicino all’opposizione siriana) e altre sei persone. Leggi tutto “Non chiamateci martiri”