Sappiamo cosa succede quando apre un centro commerciale: arrivano posti di lavoro, si rianima la località e però chiudono i negozietti. Sul “Guardian”, Ed Pilkington ha dedicato invece un lungo reportage alla chiusura di un punto vendita Walmart, la famosa catena di supermercati americana. A McDowell County, West Virginia, area di miniere da tempo in via di spopolamento, dove l’aspettativa di vita è di 64 anni e anche le chiese se ne vanno, dieci anni dopo la sua apertura, Walmart ha chiuso. Già a gennaio aveva annunciato che avrebbe chiuso 269 negozi, 154 negli Usa e così è stato. Leggi tutto “Walmart chiude”
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Dove sono finiti i lavoratori?
Nel mercato del lavoro statunitense mancano all’appello milioni di uomini. Dove sono finiti? Questa è domanda che guida la ricerca da poco pubblicata di Alan B. Krueger, professore di economia a Princeton. Gli economisti da tempo si scervellano per capire perché una crescente quota di giovani uomini non solo non lavora, ma nemmeno cerca un impiego. Gli ultimi dati ci dicono che a settembre 2016 negli Stati Uniti l’11,4% degli uomini tra i 25 e i 54 anni (sette milioni di persone) non fa parte della “forza lavoro”. Com’è possibile? Leggi tutto “Dove sono finiti i lavoratori?”
Senza governo
Da nove mesi la Spagna è senza governo. Il dato sorprendente è che, nonostante il capo dell’esecutivo continui a denunciare i pericoli di una paralisi, l’economia sembra non averne risentito affatto. Anzi: il Pil, nel secondo trimestre è cresciuto (+0,8%) per la quarta volta consecutiva, la disoccupazione cala e i posti di lavoro aumentano. L’inflazione negativa nel frattempo favorisce la competizione e l’esportazione. Una situazione che sta facendo pensare agli spagnoli che “la politica non serve poi a molto”. Leggi tutto “Senza governo”
Destra, sinistra, aperto, chiuso…
A fine giugno l’Economist ha pubblicato un articolo in cui spiega come i paesi occidentali ormai non siano più attraversati dalla linea di separazione tra destra e sinistra. La vera divisione è tra aperto e chiuso. La Polonia, ad esempio, è di destra o di sinistra? Leggi tutto “Destra, sinistra, aperto, chiuso…”
I suicidi a France Télécom
La procura di Parigi ha chiesto il rinvio a giudizio di sette dirigenti per mobbing.
Nell’ottobre 2006 France Télécom organizzò un incontro agli alti vertici: nel giro di tre anni 22.000 dipendenti andavano licenziati e 14.000 spostati. Le conseguenze dell’operazione sono state drammatiche: in tre anni 60 suicidi. Leggi tutto “I suicidi a France Télécom”
I cattivi malati e l’osservanza terapeutica
Nel 2013, George, che soffre di apnea notturna, ha dovuto accettare che la macchina che lo aiuta a respirare di notte fosse collegata a un trasmettitore che manda i dati all’ente che gliel’ha noleggiata. Con il trasmettitore, c’era anche da firmare un documento in base al quale, in caso di uso insufficiente, la terapia non sarebbe stata rimborsata. George non ha apprezzato affatto la novità. Leggi tutto “I cattivi malati e l’osservanza terapeutica”
Sex tour
“Qui sono 120 euro per mezz’ora; in Spagna con la crisi sono 50 euro per trenta minuti senza preservativo”. Qui è Limoges, comune della Francia centro-occidentale che da qualche tempo è diventato l’eldorado delle prostitute spagnole che, per combattere la crisi, hanno deciso di delocalizzare. Leggi tutto “Sex tour”
Prestiti
Negli Stati Uniti sono in aumento i prestiti che avvengono fuori dal circuito delle banche. Ne ha parlato anche il “Wall Street Journal” che ha raccontato la storia di Khien Nguyen: aveva bisogno di 180.000 dollari per aprire il suo tredicesimo salone di manicure e pedicure a Philadelphia Leggi tutto “Prestiti”
Tredicesima
Sull’Espresso, Gloria Riva parla dei 4 milioni circa di lavoratori che quest’anno rischiano di non vedere la tredicesima. Le piccole imprese, già stremate dalla crisi e esaurita ogni liquidità per pagare “acconti” che superano il 100%, stanno chiedendo prestiti alle banche per pagare le tredicesime ai loro dipendenti, che per il 90% le useranno per pagare tasse e debiti. Anche il Comune di Messina, in attesa che la Ragioneria di Stato invii 35 milioni di euro per pagare le spese correnti (altri 5,7 milioni dovrebbero arrivare dalla Regione Sicilia) è andato in banca a chiedere un anticipo per pagare la tredicesima ai suoi 4000 dipendenti.
Vendere ai cinesi punto it
Ne hanno parlato Oscar Giannino, se n’è letto sul “Sole24ore” e perfino Bruno Vespa gli ha dedicato un servizio. Vendereaicinesi.it si definisce il “primo sito di annunci rivolto ad imprenditori cinesi in Italia”. Gli annunci sono tutti rigorosamente bilingui (con traduzione professionale) e il target si è subito allargato ai cinesi che vivono in Cina. L’idea è venuta a Alessandro Zhou, nato in Italia da genitori cinesi e laureato alla Bocconi, e Simone Toppino che hanno avviato il sito lo scorso febbraio.
Sul “Sole 24 ore” si legge che il sito conta 3000 accessi giornalieri e 800 utenti cinesi. Oltre ad offerte di prodotti e attività, gli stessi fondatori non si aspettavano un tale boom di annunci immobiliari. Da notare che, oltre a locali commerciali e capannoni, sono presenti edifici di pregio e ville del valore di qualche milione di euro.
In tempi di caduta libera del mercato immobiliare a pensare ai cinesi non sono stati gli unici. Se si fa una veloce ricerca in internet, oggi, oltre a vendereaicinesi.it, c’è cinesichecomprano.com che traduce e pubblica il tuo annuncio su siti cinesi, e startcina.com che pubblica in cinese in Europa e Cina.