Perché Escher lasciò per sempre l’Italia

Il legame fra Escher e l’Italia rimase praticamente ininterrotto per quattordici anni. In Italia, l’artista trovò l’amore, si sposò con Jetta Umiker, ed ebbe i primi due figli, George ed Arthur. In Italia, si sentiva bene, era affascinato dal sole, dal mare, dai paesaggi montuosi, dai paesini arroccati sulle colline e tutto, per lui, costituiva continua fonte d’ispirazione. Per questo, la girò in lungo e in largo, soprattutto al sud, fino alla punta della Calabria e in Sicilia, ma anche in Abruzzo, in Toscana, a Venezia per visitare la Biennale. Si spostava con i mezzi pubblici, treni ed autobus, ma anche a dorso di mulo e, molto spesso, a piedi. L’Italia presentò al giovane Escher pure le prime opportunità professionali e divenne una sorta di seconda patria. Imparò l’italiano studiandolo seriamente e iscrisse i figli alle scuole italiane. Fu proprio questo, però, il motivo della sua partenza perché un giorno se li vide rientrare a casa con la divisa del “Piccolo Balilla”. Leggi tutto “Perché Escher lasciò per sempre l’Italia”