Un nuovo muppet

I “Muppets”, show televisivo di burattini nato nel 1969, stanno per introdurre un nuovo personaggio: Julia, che ha 4 anni, i capelli rossi e gli occhi verdi, e la tendenza a ripetere ciò che è stato appena detto. Julia è affetta da autismo. Stacy Gordon, la burattinaia che la anima, ha un figlio con una condizione che ricade nello spettro dell’autismo, e ha esperienza come animatrice per persone affette da autismo. “Mi sarebbe piaciuto, in passato, che i bambini che sono stati compagni di classe di mio figlio avessero avuto un modello di riferimento come quello di Julia”.
Il nuovo personaggio è piaciuto al pubblico, e Gordon ha raccontato che una signora le ha scritto per ringraziarla perché, parlando di Julia, era riuscita a spiegare alla propria figlia quale fosse la sua malattia. (npr.org)

l’autismo e la “mente tecnologica”

Nel 1997 nel Regno Unito venne condotto uno studio sulle famiglie con figli autistici. Il risultato fu piuttosto curioso: il 12,5% dei padri di bambini autistici erano tecnici o ingegneri e il 21,2% dei nonni aveva svolto lavori tecnici. Nel numero di gennaio de “Le scienze”, Simon Baron-Cohen, l’autore di quella ricerca e oggi direttore del centro di ricerca sull’autismo a Cambridge, spiega che già allora non credette alla coincidenza e si convinse che ci fosse un legame tra i geni che contribuiscono all’insorgere dell’autismo e quelli responsabili di un’attitudine tecnica Leggi tutto “l’autismo e la “mente tecnologica””

Autismo

Su “Libération” sono apparsi alcuni articoli che riaprono il dibattito sull’autismo, nello specifico sul ruolo che possono avere gli psicologi in questa patologia. L’occasione è l’uscita, a marzo, di un rapporto de l’Haute Autorité de santé, la massima autorità sanitaria francese, sulle raccomandazioni in merito al trattamento dell’autismo, da cui risulta che non ci sono evidenze sull’efficacia dell’approccio psicanalitico, né di quello psicoterapico. Vietata anche la pratica dell’impacchettamento, una “terapia” utilizzata in Francia con bambini con gravi forme di autismo e autolesionismo che consiste nell’avvolgerli per ore con bende fredde. Pierre Delion, capo della Psichiatria pediatrica a Lille, da trent’anni impegnato nell’uso di un metodo integrato per trattare questa malattia (che prevede anche il “packing”), è disorientato: proprio non capisce il perché di accuse così dure verso il mondo della psicanalisi. I genitori interpellati, dal canto loro, non usano mezzi termini: “La psichiatria è nefasta e pericolosa… non la vogliamo” Leggi tutto “Autismo”