Editoriale del n. 215, settembre 2014

“Da costituzionalista ho sempre pensato il Diritto come violenza domata, e la Costituzione come regola e limite al potere”: a parlare, in apertura, per “cosa succede”, è Andrea Pugiotto, da tempo impegnato affinché la pena irrimediabile dell’ergastolo, e in particolare quello ostativo, quello cioè che condanna a morire in carcere, sia riconosciuta illegittima.Per “rivoluzione concreta” (testatina “rubata” a “Lo Stato Moderno”), riprendendo anche alcune delle questioni sollevate da Bin e Urbinati nell’ultimo numero, abbiamo intervistato Stefano Piperno sul decentramento che è innanzitutto una scelta politica; non si decentra insomma né per risparmiare, né per essere più efficienti, ma per avvicinare i cittadini alle scelte e quindi responsabilizzarli. Il problema è che non sappiamo gestire le differenze, inevitabili in un processo di decentramento, e così, nei momenti di crisi, la tentazione di accentrare ancor più sembra l’unica risposta possibile.