Mi verrebbe da dire: ma allora proprio non ci capiamo! (Mi scuso per il tono roboante. A volte mi sembra di essere uno spostato che crede di sapere tutto e in piazza ferma quello e quell’altro, che svicolano, e lui spazientito sale su una panchina a declamare le sue banalità. Va beh.) Ora, come fa Letta a dire che una lega europeista è come un papa ateo! (E anche ammesso che un po’ lo resti, antieuropeista, e allora? Cos’è, il nuovo dogma, l’Europa sia come sia? Di sto passo saremo in tanti a diventare euroscettici). In realtà io penso che la Lega resti quella del Veneto e della Lombardia, al fondo quella di Bossi, che non era di destra né di sinistra… e quindi di dove, se non di centro? Penso, cioè, che non sia mai diventata quella del Papeete.
Leggi tutto “Diario di marzo”Categoria: appunti del direttore
Nicola Chiaromonte e il limite
La scrittrice Mary McCarthy, a proposito di Nicola Chiaromonte, racconta:“Questo del limite era un concetto molto importante nel pensiero di Nicola. Che vuol dire? Fra tante cose, anche questa: che un’azione non si qualifica soltanto per la sua natura , ma per la sua misura. Fare dieci è una cosa, fare venti della stessa cosa, è un’altra. Per Nicola, voler ottenere un mutamento attraverso la conquista immediata e integrale del potere, era una cosa sciocca, perché nel perseguire il potere, si snatura e sorpassa il limite: si crea una contraddizione fra ciò che si vuole e ciò che si ha imponendolo. Sempre a proposito di limite gli piaceva raccontare questa storiella. In Cina un contadino aveva un piccolo podere. Non c’era acqua, e lui doveva ogni giorno, con grande fatica, andarla a prendere lontano, per la casa e per i campi. Un altro cinese, contadino come lui, gli dice: ‘Ma scusa, perché non fai come me?’. E gli fa vedere tutto un sistema di ruote, carrucole, funi, canaletti di bambù, eccetera, per estrarre l’acqua da un pozzo e farla arrivare dove serve senza rompersi la schiena. Il primo cinese guarda tutto, poi dice: ‘Non lo voglio’. ‘Perché?’. ‘Perché così l’acqua diventerebbe furba’. E’ una storiella tipica di Nicola. Il sospetto di una tecnologia che non tenga conto dei ritmi della natura. Lui diceva sempre che nel mondo moderno non c’è possibile salvezza se si accetta il progresso tecnologico per principio, senza riserve, e si applica tutto ciò che esso può suggerire”. Forse anche i virus, le cimici e quant’altro si stanno facendo furbi.
Quel “ma”
Forse l’equivoco di quel “ma” è stato nefasto. Premesso che “ma” è una parola fondamentale della vita umana e della sua complessità, della ricerca della verità e quindi dell’onestà e libertà intellettuale degli uomini, una parola quindi decisiva della democrazia, e premesso però anche che è una parola delicata, che a parole come “razzismo” e “antisemitismo” o a nomi come Auschwitz o Kolima o Srebreniza non può mai essere associata, e se anche, a volte, potrà seguire la parola “omicidio”, non potrà mai farlo con la parola “stupro”; premesso tutto questo, si può ben dire che avere accostato quasi da subito a “immigrazione” la parola “razzismo” non poteva che portare all’uso del “ma”.
Leggi tutto “Quel “ma””Il due per mille
Fa male al cuore sentire raccontare che i dati del due per mille registrati alle Cgil “sono inquietanti”.
Leggi tutto “Il due per mille”Ultimi e penultimi
Degli amici di Santa Sofia, un paese dell’Appennino romagnolo dove una grande “industria del pollo” dà lavoro soprattutto a immigrati, assicurano che molti di loro voteranno o tiferanno Lega. I penultimi non vedono di buon occhio gli ultimi. Le “larghe vedute” sono sempre più una specie di lusso per chi è avanti nella fila.
Risposte e commenti
da Tonino Gardini:
Ma vi è di più Gianni…
La perdita della identità della propria comunità nella quale si è vissuta l’intera esistenza sta alla base dello sconcerto individuale profondo che non accetta spiegazioni di principio ma risente unicamente della rabbia interiore per un mondo perduto che non tornerà più.
Gregoretti e Katër i Radës
Lasciamo perdere l’autolesionismo che, comunque, non sempre è un buon argomento e mettiamo pure da parte le argomentazioni giuridiche, in questo caso ben poco interessanti, ma il fatto che buona parte della sinistra non finisca mai di essere “doppia”, nei pesi e nelle misure, di questo, sì, bisognerebbe parlare.
Leggi tutto “Gregoretti e Katër i Radës”La sproporzione
Quel che impressiona di più è la sproporzione. Finora la praticava Israele e con qualche giustificazione, vista la sproporzione della minaccia. Ma se ad adottare la modalità della sproporzione è la più grande potenza mondiale che non corre alcun pericolo mortale, siamo di fronte a una svolta forse tragica.
Leggi tutto “La sproporzione”Liberisti nostrani
Ci sono momenti in cui essere dei poveretti che diffondono poche copie, che per farlo scialacquano il loro tempo e si dissanguano anche economicamente, dà una grande soddisfazione.
Leggi tutto “Liberisti nostrani”Su un articolo di Ferrara su Trump
Sul “Foglio”, in un bell’articolo, Giuliano Ferrara è feroce contro Trump, definito un vero “gangster” che dovrebbe stare in galera piuttosto che alla Casa Bianca. Sottoscrivibile, certo. E però, poi, Ferrara non riesce a non irridere gli intellettuali americani che irridevano Berlusconi: “Un uomo perseguitato dalla malagiustizia e dal suo uso politico, un tipetto certo disinvolto ma osservante delle regole di fondo cento volte più di Trump”.
Leggi tutto “Su un articolo di Ferrara su Trump”Il proporzionale
“Il proporzionale è come la pressione bassa, fa venire il mal di testa ma ti evita il coccolone”. Giulio Andreotti citato da Marco Follini in “Democrazia Cristiana, il racconto di un partito”, Sellerio, 2019