Il 19 maggio 1956 è una data speciale nella memoria collettiva degli algerini. Evoca un evento che ha avuto un impatto importante nella lotta di liberazione nazionale. Quel giorno tanti giovani risposero all’appello di Ugema, l’Unione generale degli studenti algerini, osservando lo sciopero dei corsi e degli esami e unendosi alle fila dell’Armata di liberazione nazionale.
L’appello cominciava così: “Un diploma in più non ci renderà dei cadaveri migliori”. Lo sciopero ebbe l’effetto di “un fulmine a ciel sereno” per il regime coloniale, ricorda Zoulikha Bekkadour, una delle protagoniste. Alcuni studenti si diedero alla macchia, o entrarono nelle organizzazioni clandestine urbane, altri si misero a disposizione dei servizi sanitari, altri ancora entrarono nelle unità di combattimento. Molti furono uccisi, o rimasero vittime della guerra psicologica dei servizi segreti francesi, o ancora catturati. Il piccolo comune di Dellys, da dove partirono una ventina di ragazzi, anche quest’anno li ha ricordati con una piccola cerimonia.
(El Watan)