Quella dei debiti studenteschi è una piaga dei giovani adulti statunitensi, che si ritrovano neolaureati con cifre che possono superare i 100.000 dollari da restituire alla propria Alma Mater. Ora pare esserci una scappatoia. Nell’ultimo semestre, infatti, sono stati in più di 7.500 ad avanzare cause per cancellare i propri debiti, per un ammontare complessivo di 164 milioni di dollari. Si fa ricorso a una legge federale degli anni Novanta, secondo cui non sono da pagare quei debiti contratti con università che hanno utilizzato tattiche scorrette di reclutamento -ad esempio, millantando falsità circa le possibilità di guadagno dei suoi laureati. C’è un precedente: i 28 milioni di dollari di debito “abbonati” recentemente ai 1.300 studenti del Corinthian Colleges, istituto profit privato, finito in bancarotta nel 2015; prima di allora, erano stati pochissimi i casi in cui simili debiti erano stati effettivamente cancellati.