La notizia dei dieci tedeschi uccisi a Istanbul è andata a sommarsi all’episodio delle gravi aggressioni subite dalle donne a Colonia. La cancelliera Merkel ha già annunciato un inasprimento delle pene e la possibilità della deportazione per chi viola la legge tedesca. In realtà quest’ultima opzione è più facile a dirsi che a farsi: le convenzioni per i diritti umani proibiscono di rimandare la gente a casa se c’è rischio di morte o tortura. Quello che invece è sicuramente cambiato è il clima, lo stato d’animo, avverte l’Economist in un breve articolo. Una giuria di linguisti ha ritenuto la parola “Gutmensch”, che noi potremmo tradurre con “buonista”, la più brutta del 2015. Disprezza la tolleranza e l’altruismo con cui molti tedeschi hanno accolto i rifugiati in autunno, ha sentenziato la giuria. Chi ha adottato questa espressione pensa invece che descriva perfettamente l’ingenuità dei suoi compatrioti.(economist.com)