Majed Aboali, medico siriano, ha lavorato nella città di Douma, non lontana da Damasco, fino a maggio 2014. Oggi si è rifugiato in Turchia con la famiglia. “The Nation” ha pubblicato un suo lungo e disperato intervento, pieno di foto. La città di Douma è assediata dalle truppe governative, e da tre anni ha problemi con i rifornimenti di acqua, elettricità, carburante e materiale medico. E’ dal novembre 2012 che la popolazione della regione di Gouta (400.000 abitanti) è sotto assedio. Il regime di Assad ha bombardato quell’ospedale e altri più volte.
Majed ricorda che i bombardamenti del regime di Assad, i suoi missili, le armi termobariche (o bombe a vuoto), assieme alle armi chimiche sono responsabili del 90% dei morti civili degli ultimi mesi. “Per i miei colleghi rimasti in Siria, i crimini dell’Isis impallidiscono davanti agli attacchi contro i civili condotti da Assad contro i civili”.
“Se il mondo intervenisse impedendo questa carneficina, noi siriani potremmo fermare quel 10% di feroci assassinii commessi dall’Isis”, conclude Majed.
(www.thenation.com)