Gioventù iraniana

Oggi più della metà dei 75 milioni di iraniani hanno meno di 35 anni. E molti sono stanchi di editti religiosi, cattiva gestione economica e isolamento.
Alla vigilia della firma degli accordi, il “Wall Street Journal” raccontava come si stanno moltiplicando gli episodi di insofferenza dei giovani iraniani. La generazione nata dopo il 1979 non sembra interessata a rovesciare il regime, ma di sicuro non ne può più di leader ideologicamente estremisti. Il fatto è che tutte le leve formali del potere, tra cui la magistratura, il parlamento e la commissione che sceglierà il successore dell’Ayatollah Ali Khamenei sono ancora in mano all’ala intransigente e i Guardiani della Rivoluzione influenzano la vita sociale ed economica.
Con Rohani qualcosa sta cambiando: membri delle minoranze e alcune donne occupano per la prima volta ruoli istituzionali rilevanti. Nonostante i sociali networks siano formalmente proibiti, recentemente migliaia di donne si sono tolte il velo su Facebook in segno di protesta.
Si tratta di “una marea di giovani in cerca di una vita migliore”, ha spiegato Reza Soltanzadeh, 43 anni, gestore di un fondo di investimento a Teheran. “E non c’è diga che tenga di fronte a uno tsunami” ha aggiunto Soltanzadeh.

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