A metà giugno, su “Le Monde”, Stéphane Foucart ha pubblicato un pezzo dal titolo piuttosto inquietante: “Ddt: pesticida di ieri, cancro di oggi”.
Ricorda Foucart che nel 1962, la biologa americana Rachel Carson, con il suo libro Primavera silenziosa, mise in guardia l’opinione pubblica sui pericoli del para-diclorodifeniltricloroetano, più noto come Ddt. Ci vollero però altri quattro rapporti scientifici e dieci anni prima che l’insetticida fosse bandito.
Purtroppo il capitolo non era affatto chiuso: a 50 anni di distanza, il “Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism” ha reso pubblico i risultati di uno studio condotto su 20.000 persone nate tra il 1959 e il 1967 da madri californiane, da cui risulta che le cinquantenni americane sarebbero state le più esposti al Ddt (già nell’utero delle loro madri) con il drammatico effetto che oggi sono sottoposte a un rischio quadruplo di contrarre un tumore al seno.
(lemonde.fr)