In un lungo articolo sul “Time”, Kevin McSpadden ci ricorda che il 4 giugno 1989 i massacri non avvennero solo a piazza Tiananmen. Repressioni altrettanto violente si verificarono anche in una ventina di altre località, tra cui Chengdu, capitale della provincia di Sichuan.
Louisa Lim, autrice de “La repubblica popolare dell’Amnesia” ha ricostruito quegli eventi. Le fonti ufficiali parlarono di otto morti e 1800 feriti. Fonti occidentali stimarono invece 400 morti. Karl Hutterer, professore di Antropologia, che nel 1989 si trovò ad atterrare a Chengdu proprio il 2 giugno per una visita accademica, di ritorno a casa scrisse un’accorata lettera al “New York Times”, denunciando quello che vide. A colpirlo fu soprattutto quell’eccesso gratuito di violenza verso gli studenti, che venivano picchiati anche una volta a terra, e a cui fu impedito di ricevere le cure in ospedale, come pure di essere soccorsi dalle ambulanze.
(time.com)