Tre amici

Hossam Atef, Islam Yaken e Khaled Adel, ventenni egiziani, erano tre amici: trascorrevano le serate assieme, andavano in palestra, parlavano di ragazze, vestivano alla moda. Oggi Islam è in Siria a combattere con Isis e dal suo account Twitter posta immagini terribili con commenti feroci. Sul “New York Times”, Mona El-Naggar, autrice dell’articolo e di un bel video si chiede com’è stato possibile. Islam è cresciuto in un quartiere borghese di El Cairo, ha frequentato scuole private, imparato le lingue. Gli amici ricordano la sua passione per la palestra: Hossam conserva molte foto e video di quei tempi. La cosa curiosa è che Islam non era affatto religioso, scherzavano spesso sulle tentazioni e il sesso. Probabilmente le frustrazioni rispetto alle aspettative lavorative hanno giocato un ruolo. Un’altra data fondamentale è stata la morte in un incidente di un suo caro amico. L’aveva vissuto come un monito contro una vita dissoluta. In quei mesi ha iniziato a farsi crescere la barba, poi ha smesso di uscire la sera, era ossessionato dal “peccato” e dalle ragazze: Hassam e Khaled non lo riconoscevano più. Per dei giovani come loro vivere nella schizofrenia di un paese moderno e al contempo segnato da tradizioni antiche è molto dura: a volte è “come essere sepolti vivi”, spiegano. “A volte penso che avrei potuto fare anch’io la stessa fine”, commenta turbato Hassam.
(nytimes.com)

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