Favole masai

Nella cultura masai c’è una favola che assomiglia a Cappuccetto Rosso, ma invece del lupo, nella parte del cattivo c’è una grossa iena. Tanti sanno come comincia, ma nessuno si ricorda come va a finire. Eti sta girando il Kenya per scoprirlo.

Eti Dayan è un’israeliana cinquantacinquenne, da quindici anni guida turistica nella regione dei Masai in Kenya, che ha cominciato a raccogliere le storie tradizionali masai in un libro scritto nella loro lingua. Ne ha parlato Roy Arad su Haaretz.

“Cercando qualcosa da leggere ai bambini del mio villaggio, ho scoperto che non ci sono libri in lingua masai”. E così, Eti ha iniziato a trascrivere le favole in un libro da vendere nei villaggi. Il libro, “Nanetya va a scuola”, ha un costo di stampa di circa quattro euro, ma viene venduto a due euro e venti, cifra di poco inferiore a un giorno di paga del masai medio. Vendere il libro, e non regalarlo, è importante per Eti: “È una questione di principio. Sono contraria all’idea portata avanti da molte Ong che si debba solo dare: in questo modo, l’Occidente ha trasformato i locali in parassiti in attesa di aiuto”.

Ora Eti vuole espandere il progetto ad altri angoli del mondo, e con l’aiuto di alcuni linguisti ha già cominciato a trascrivere le storie tradizionali in diverse lingue in via di estinzione di Etiopia, Tanzania e Papua Nuova Guinea. È possibile partecipare al progetto visitando il sito della Fondazione Nanetya.

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