Il numero di persone costrette a lasciare la propria abitazione ha superato i 50 milioni. E’ la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Nello specifico l’Unhcr stima ci siano circa 16 milioni di rifugiati (5 milioni di palestinesi e poi afghani, siriani e somali). Attenzione: i paesi che ne ospitano di più sono Pakistan, Iran, Libano, Giordania e Turchia. C’è poi un milione e duecentomila di richiedenti asilo e oltre 33 milioni di sfollati interni, che cioè hanno lasciato la casa ma sono rimasti entro i confini del paese.
Metà dei rifugiati sono bambini; molti viaggiano da soli o in gruppi, finendo spesso in balia dei trafficanti.
Lo scorso anno più di 25.000 minori non accompagnati hanno chiesto asilo in 77 paesi, ma è solo una piccola parte dei bambini sfollati in giro per il mondo.
Se gli oltre 51 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni costituissero uno Stato, sarebbe il ventiquattresimo più popolato al mondo.
Dalla fine dello scorso anno solo dalla Siria sono fuggite oltre due milioni e mezzo di persone e altri sei milioni sono gli sfollati interni. Le organizzazioni umanitarie non sono oggi in grado di affrontare una tale emergenza e comunque la soluzione non può che essere politica.
Oltre la guerra, oggi a far fuggire le persone sono i cambiamenti climatici, l’urbanizzazione, la scarsità d’acqua e cibo.
(theguardian.com)