Sul magazine “Marianne”, si torna a parlare dell’ormai abituale ricorso a Google prima, dopo (o anche al posto) le visite mediche. Pare che in Francia almeno una persona su due guardi in rete per avere informazioni su malattie e cure.
L’autrice dell’articolo, Clotilde Cadu, si interroga sulle principali ragioni del diffondersi di un tale fenomeno. La prima motivazione è evidentemente quella di reperire informazioni. Doctissimo, uno dei siti più noti, conta cinque milioni di pagine viste ogni giorno. La seconda motivazione è la diagnosi e per quanto qualsiasi medico inorridisca quando gli si presenta un paziente che si è già fatto una diagnosi guardando in internet, va detto che le cose stanno cambiando. Su CrowdMed ad esempio è disponibile un vero servizio investigativo che coinvolge oltre cinquecento specialisti, studiosi e pazienti chiamati a risolvere i casi “indiagnosticabili”. (Anche se il fatto che ci sia un riconoscimento in denaro e che si possa “scommettere” sulla dignosi giusta, lascia effettivamente un po’ perplessi).
Internet è poi usato anche per sapere dove si viene curati meglio. L’altra grande risorsa della rete è di far incontrare i malati. La più grande rete di donne a cui è stato diagnosticato un tumore al seno, le “Impazienti” (lesimpatientes.com), offre consigli, suggerimenti, ma anche sostegno affettivo e incoraggiamento, cose che non sempre le donne hanno la fortuna di trovare in parenti e amici.
(marianne.net)
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