Spotify è un servizio online che consente, pagando una piccola quota mensile di 4 euro e 99, di ascoltare milioni di brani musicali di ogni genere senza ulteriori costi. Poi c’è il download legale (239 milioni di brani scaricati nel mondo nella prima metà del 2012) e illegale (345 milioni*).
Allora perché il 2013 è l’anno in cui la vendita del vinile in Inghilterra ha toccato il suo record dal 1997 (700.000 dischi venduti)?
In un articolo pubblicato sul Financial Times il 27 novembre, Michael Skapinker ritiene che a stupire, più dell’inaspettato picco di vendite, sia il dato relativo alla fascia d’età che costituisce un terzo dei compratori del “vecchio supporto”: acquirenti di età inferiore ai 35 anni.
Ogni volta che una tecnologia viene dichiarata morta, arrivano delle sorprese. Così come i download digitali avrebbero dovuto annientare l’industria discografica, i cinema avrebbero dovuto “ammazzare” il teatro… e invece sono 14 milioni le persone che nel 2012 hanno comprato biglietti d’ingresso nei teatri di Londra: un dato superiore di più del 30% a quello del 1986.
Skapinker cerca le similitudini tra le due esperienze (teatro e vinile) che inaspettatamente hanno resistito a una morte annunciata di fronte alle nuove tecnologie. Per l’autore, c’è un che di insostituibile nell’attesa dello spettatore di fronte al sipario che si apre, così come nell’atto dell’estrarre un disco dalla sua confezione e posizionarlo sotto la puntina del giradischi.
Su queste premesse, quale potrebbe essere la prossima tecnologia “condannata dalle innovazioni” a recuperare fiducia nelle future giovani generazioni? A detta dell’autore dell’articolo, il principale candidato sarebbe l’editoria su carta.
Proprio il Financial Times è una delle testate che più ha fatto per rendere prioritaria la diffusione sul web rispetto a quella tradizionale, istituendo un sistema di “pacchetti digitali” a pagamento per leggere i propri contenuti web. Ma cosa sarebbe successo, racconta Skapinker, quella mattina in metropolitana in cui la vicina di posto gli aveva inavvertitamente rovesciato sul giornale il caffè, se nelle mani avesse avuto un iPad invece della ”antiquata” copia cartacea?
*dati dal rapporto “Digital music nation 2013” a cura del British Recorded Music Industry [ http://goo.gl/zHeaS8 ]