Ricette d’austerità

Schermata 2013-10-25 a 10.09.06
Jack Monroe, inglese, 24 anni, madre single, è diventata famosa con il suo blog (agirlcalledjack.com). L’idea di condividere le sue acrobazie, ma anche la sua umiliazione, è venuta fuori il giorno in cui non sapeva più dove sbattere la testa: finiti i soldi, la dispensa vuota, l’assegno pubblico ridotto inspiegabilmente di 100 sterline e il bambino affamato. Il blog però ha spopolato.

Non solo e non tanto per il meticoloso rendiconto di come sopravvivere alla povertà (cioè vendendo praticamente tutto il vendibile: orologio, iPhone, tv, ma anche biancheria, tendaggi, ecc.) o per i resoconti sulle tanto spasmodiche quanto vane ricerche di lavoro. Il suo blog è stato scovato ed è diventato famoso per le ricette. Tutte curate nei dettagli, con le foto del risultato e accanto il costo. Si va dal “miglior Chili di mamma Jack” (30 penny, cioè circa 35 centesimi) alla “cena-oh-mioddio” (28 penny). Un ricettario per l’austerità pieno di umorismo e indicazioni pratiche che permette di nutrire mamma e figlio con meno di 10 sterline a settimana facendo una dieta variata, salutare e saporita. Da quel giorno le cose sono cambiate, all’inizio del prossimo anno il suo ricettario diventerà un libro e Jack viene spesso invitata in tv, ma soprattutto ha un nuovo lavoro.
Il blog non sarebbe nato se non fosse rimasta disoccupata per 18 mesi, scoprendo peraltro che per molti lavori avere 24 anni vuol dire essere troppo vecchie. Alla fine, paradossalmente, è stata la povertà a darle voce, commenta Patrick Butler sul “Guardian”. Da quel giorno le cose sono cambiate, ma non poi tanto. Il contratto con la casa editrice le ha fatto perdere i vari benefici e anche la casa popolare. Così oggi Jack sarà pure spesso sui media, ma alla sera torna in una casa che è costretta a condividere con cinque persone e continua a dormire su un materasso. È passata da disoccupata povera a povera che lavora. La povertà moderna.
(theguardian.com)

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