Emergenza Siria

“Circa 18 milioni di uomini donne, uomini e bambini inglesi hanno lasciato il paese nel corso della guerra civile che ha devastato la Gran Bretagna negli ultimi due anni. Circa 28.000 persone sono state uccise e molte di più sono state ferite. È questa, debitamente tradotta, l’entità della tragedia siriana”.

Così ha scritto Timothy Garton Ash sul suo blog.

“I profughi siriani sono già diventati il 10% della popolazione della Giordania. Come se l’intera Bulgaria si fosse rifugiata in Gran Bretagna”. Questo l’allarme lanciato dalle Nazioni Unite e ripreso ieri in prima pagina sul “Guardian”.

I paesi europei potrebbero essere presto invitati ad accogliere qualche migliaio di profughi siriani. I paesi vicini infatti sono già al limite. Il campo profughi di Zaatari, sempre in Giordania, ospita 115.000 rifugiati. Di fatto è la quarta città del paese. In Libano un abitante su sei è un profugo siriano.

Guterres, a capo dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha spiegato che qui non si tratta più di una crisi umanitaria o regionale; qui sono in ballo la pace e la sicurezza globale.

Già ora ci sono tensioni tra i locali e i rifugiati, anche perché i servizi sociali, scuole e ospedali, non sono assolutamente in grado di reggere. Per non parlare dei problemi economici. Negli ultimi due anni circa due milioni di persone hanno lasciato la Siria. Ma poi ci sono i quattro milioni di sfollati interni. Di fatto un quarto dell’intera popolazione è stata sradicata. Intanto ogni giorno circa 6000 siriani lasciano il paese.

(guardian.co.uk)

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