Si sente dire: Israele ha il diritto di difendersi. C’è bisogno di dirlo? Chi al mondo non ha questo diritto? Il problema è che Israele ha il diritto di offendere. Ha il diritto di incarcerare indiscriminatamente, di torturare, di promulgare leggi razziali, di mettere in atto forme di pulizia etnica, di sparare a bambini che tirano sassi, di praticare rappresaglie del tutto sproporzionate ai colpi subiti, di tenere in condizioni di vita durissime popolazioni di territori occupati, di disprezzare il diritto internazionale…
Che poi, fra gli anti-israeliani, ci siano tanti che denunciano tale diritto per mettere in discussione il primo, quello a difendersi, cioè il diritto di Israele a esistere, è un fatto. Ma che fra i tanti filoisraeliani ce ne siano molti che invocano il primo diritto per giustificare il secondo, perché attratti dal secondo, perché fautori, in cuor loro, della politica come prepotenza, è altrettanto sicuro.