Radio Maryia

Radio Maryia, emittente radiofonica, insieme al canale televisivo “Trwam” e al quotidiano “Nasz Dziennik” (Nostro giornale), rappresenta il fiore all’occhiello di un movimento, chiamato “Famiglia Radio Maryia”, che è stato capace di radunare per il suo annuale incontro la bellezza di 200 mila pellegrini. Un piccolo grande impero mediatico che sta causando però parecchie grane all’episcopato polacco. Una vicenda che travalica ormai i confini di stato e che ha trovato spazio anche su uno dei più autorevoli quotidiani di lingua tedesca, il Frankfurter Allgemeine Zeitung. In una corrispondenza da Varsavia, firmata da Konrad Schuller, viene ricostruita la vicenda dell’emittente “incriminata” e i suoi legami con l’attuale presidente Kaczynski, esponente principale di un partito, Diritto e Giustizia, che si è presentato al paese come lo specchio fedele del cattolicesimo polacco. In verità, Radio Maryia non ha mai goduto di ottima reputazione. Per anni, infatti, i programmi delle emittenti di Tadeusz Rydzyk si sono caratterizzati in chiave fondamentalista, nazionalista e anticomunista. Non solo: la linea editoriale è stata a lungo dichiaratamente anti-europeista, eccedendo assai spesso in posizioni antisemite e illiberali. A lungo le onde radio hanno veicolato il messaggio che la costruzione dell’Europa unita costituiva una cospirazione massonica con la quale tedeschi ed ebrei avrebbero preso il potere, e più volte la storia della seconda guerra mondiale è stata “rivisitata”.
Lo stesso editore, padre Rydzyk, più volte ed in prima persona avrebbe sostenuto che il pogrom anti-ebraico di Jedwabne, perpetrato da tedeschi e polacchi, era stato una “tragi-commedia”, costata allo Stato polacco ben 100 milioni di dollari. (www.korazym.org)
Domanda: perché nessuno ne parla di quelli che vedono ovunque montare una nuova marea di antisemitismo? Eppure qui le “referenze” sono ottime…

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